STORIA DEL CENTRO GIOVANI OX E DELLA RINASCITA DEI LUOGHI

Negli ultimi anni la parola “rigenerazione” è diventata centrale nel linguaggio del sociale, dell’urbanistica e della cultura. Non si parla più soltanto di ristrutturare, ma di restituire senso e vita a spazi dimenticati. Rigenerare oggi significa immaginare nuovi usi per i luoghi, restituire dignità a ciò che è stato marginale, e soprattutto creare occasioni di incontro, relazione e appartenenza.
Questa parola così densa e attuale, la conosciamo bene. Da quasi dieci anni, con Selva Cooperativa Sociale, ci prendiamo cura di un luogo che più di ogni altro racconta la trasformazione possibile: il Centro Giovani Ox, a Borgo a Buggiano.
Dal macello comunale… al centro della comunità
La storia dell’Ox è una storia che attraversa il tempo e si intreccia con quella del territorio. Nei primi del Novecento l’edificio era il macello comunale di Buggiano, vista la presenza di uno dei marcati del bestiame più importanti della Regione. Poi, come spesso accade, l’abbandono: anni di inutilizzo, incuria, e infine la trasformazione in deposito dei camion della spazzatura.
Quando nel 2016 ci è stato concesso, il Centro Giovani (l’immobile è stato ristrutturato dal Comune, ma gli spazi esterni non erano stati riqualificati) era un luogo segnato dal degrado, ma ricco di memoria, potenziale e bellezza nascosta. Non ci siamo limitati a gestirlo: lo abbiamo riqualificato con cura, passo dopo passo, costruendo insieme alle persone un luogo vivo, creativo, capace di accogliere giovani, famiglie, artisti, educatori, cittadini.
Abbiamo bonificato i terreni intorno, rimosso ciò che ostruiva la visione, e abbiamo cominciato a piantare radici. Radici vere, come quelle delle piante autoctone che vorremmo reinserire per il futuro parco del Centro Giovani, ma anche radici simboliche: percorsi educativi, laboratori, iniziative culturali, festival come Bella Vista Social Fest o Sgranar per Colli, cresciuti proprio lì.
Ox: un nome, un simbolo
Il Centro si chiama Ox, che in inglese significa bue. Un omaggio ironico e affettuoso a Buggiano, ma anche un richiamo diretto alla storia del luogo. Un nome che collega passato e presente, memoria e futuro. Proprio questo, in fondo, è rigenerare: tenere insieme ciò che è stato e ciò che può essere, senza cancellare, ma trasformando.
Oggi l’Ox è un centro pulsante, un presidio educativo e culturale, un punto di riferimento per tanti giovani. Ma soprattutto, è la prova concreta che i luoghi abbandonati possono tornare a vivere se qualcuno li guarda con cura e immaginazione.
Rigenerare è un atto politico e poetico
Rigenerare non è solo un’azione tecnica. È un atto politico, perché riguarda il diritto delle persone a vivere bene negli spazi comuni. Ed è anche un atto poetico, perché serve visione, ascolto, lentezza. Serve credere che dietro ogni muro scrostato, ogni terreno incolto, ogni edificio dimenticato, ci sia una storia che aspetta solo di essere raccontata di nuovo. Il Centro Giovani Ox è una di queste storie. Una storia che continua.
Francesca Galeazzi